L’Associazione “Padre Italo Laracca” è stata fondata nel 1998 e ne è stato il primo presidente. Nel pomeriggio di domenica 7 gennaio Santa Messa di tirigesimo nella chiesa di San Martino
Dopo tanti anni in prima linea, promotore di ogni iniziativa, pur rivestendo ormai la carica a livello “onorario”, per tutti gli appartenenti all’associazione “Padre Italo Laracca” il compianto Giorgio Maggiore era comunque e sempre il “presidente”. Se ne è andato in silenzio, dopo aver tanto dato alla città di Velletri come animatore della vita sociale, dalla stagione dei primi gruppi musicali ai veglioni, e poi con incarichi prestigiosi nel mondo sanitario e dell’assistenza agli anziani tramite l’Opera Pia “Berardi”. Quando ormai poteva godersi la pensione aveva fondato, insieme a un piccolo gruppo di amici d’infanzia, l’associazione “Padre Italo Laracca”. Era il 1998, un anno dopo la scomparsa dell’indimenticato e indimenticabile “Padre Curato”. In 25 anni dentro e fuori la parrocchia di San Martino il sodalizio ha dato prova di grande attività, sostenuto dagli oltre 130 soci che fin dall’inizio hanno sostenuto le iniziative culturali e benefiche realizzate seguendo l’esempio del grande sacerdote somasco. Tra queste vanno sicuramente ricordate le numerose pubblicazioni che, con grande fatica e grazie all’aiuto di tanti sostenitori – tra i singoli ricordiamo il cav. Marcello Pellegrini mentre a livello di organizzazioni come non citare la clinica “Madonna delle Grazie” fondata da Marcello Ilardi e la Banca Popolare del Lazio a lungo presieduta da Maurizio Mastrostefano – sono state date alle stampe in questi 25 anni di attività. Parliamo delle nuove edizioni del diario di padre Italo Laracca “Tra le rovine di Velletri” ma anche dei volumi su piazza Mazzini, i calendari storici, la Costituzione donata ai giovani del quinto anno delle scuole superiori della città, fino alla nuova edizione di “Velletri. Storia di una città ferrigna e piantagrane” di Marcello di Falco. Tra le iniziative, oltre agli incontri con tanti professionisti della salute e della cultura, va sicuramente ricordata l’idea di istituire un “Albo d’Oro della Città di Velletri”, che nelle tre edizioni svolte (2004 – 2006 – 2011) ha visto premiati decine di concittadini per meriti sportivi, professionali e culturali. Un impegno che non si era esaurito nemmeno durante i faticosi anni del Covid, quando è stato impossibile organizzare i consueti incontri dell’associazione, compresi i pranzi sociali resi speciali dalla particolare accoglienza riservata all’associazione da parte di Benito Morelli e della sua famiglia, con tante idee ancora da realizzare. La scomparsa di Giorgio Maggiore, che era da sempre parte attiva in ognuna di queste iniziative, segna un momento triste per l’associazione e per tutta la città, sebbene il dolore più grande sia ovviamente quello dei figli Floriana e Patrizio, e delle rispettive famiglie, ai quali vanno le condoglianze dell’associazione.
“Padre Curato” se ne andò, a 93 anni, il 14 febbraio 1997
Il mese di febbraio è da sempre, per l’associazione “Padre Italo Laracca” un momento di riflessione, confronto e bilanci. L’appuntamento, da quando è nato il sodalizio, è per il 14 febbraio – o la domenica più vicina a quella data – per ricordare la scomparsa del “padre Curato” che tutti a Velletri conoscono con una Santa Messa. In quel giorno, nel 1997, lo storico parroco di San Martino, dei Chierici Regolari Somaschi, salutò per l’ultima volta la città che lo aveva visto prima giovane sacerdote, poi angelo del bene durante e subito dopo la Seconda Guerra Mondiale, e infine longevo parroco e punto di riferimento per migliaia di cittadini, dalla campagna al centro, dalla politica di ogni colore all’associazionismo.
Il 2023 doveva essere l’anno del ritorno agli appuntamenti consueti per l’associazione, nata più di venti anni fa, dopo la sospensione dovuta alla pandemia. In realtà alcune vicissitudini hanno fatto sì che forse per la prima volta non si sia celebrata pubblicamente la ricorrenza della morte di padre Laracca, sebbene tutti gli amici e soci riuniti nel sodalizio (ma non solo quelli) avranno sicuramente trovato il modo di rivolgere un pensiero privato a “padre Curato”.
“In realtà l’associazione ha ancora diversi progetti da realizzare, – ci ha raccontato l’attuale presidente, il giornalista Fabio Ciarla – sia in campo digitale con alcune idee relative alle videointerviste inserite in un documentario già diffuso per il ventennale della scomparsa di padre Laracca, sia in campo editoriale con la possibilità di riportare in libreria un volume a noi molto caro, tuttavia gli impegni quotidiani e le difficoltà generali si fanno sentire. Voglio innanzitutto fare gli auguri di pronta guarigione al presidente onorario Giorgio Maggiore, alle prese con un “pit-stop” speriamo breve, e poi ringraziare tutti i consiglieri che con me si sono dati tanto da fare in questi anni. C’è bisogno di forze fresche, speriamo ne arrivino da quelle schiere di veliterni che con padre Italo sono cresciuti e si sono formati, la città ha bisogno di rivedere attivo quello spirito di ricostruzione e fraternità che l’ha resa grande nel passato”.
Negli oltre venti anni di attività l’associazione “Padre Italo Laracca” si è spesa per diverse iniziative, dagli incontri con professionisti della salute alla pubblicazione di libri originali o riedizioni di volumi storici, a cominciare ovviamente dal libro “Tra le rovine di Velletri” – il diario di padre Italo Laracca – fino ad arrivare all’ultimo impegno per riportare sugli scaffali “Velletri. Storia di una città ferrigna e piantagrane” del grande concittadino Marcello Di Falco. Il tutto mantenendo sempre attivo l’animo solidale appreso fin dall’infanzia in quel di San Martino, con aiuti diretti e indiretti a famiglie e associazioni impegnate a sostenere le persone in difficoltà. Un lavoro spesso sostenuto da altri amici di “padre Curato”, come avvenuto per il pregevole lavoro della scuola primaria di Casale, dell’Istituto Comprensivo Velletri Nord, realizzato in particolare grazie agli sforzi delle insegnanti Antonietta Lucchetti, Barbara Casentini, Bruna Casolari e Iolanda Rolli. Proprio da questa bellissima attività didattica ed educativa è partita, grazie alla dottoressa Lucchetti in particolare, la richiesta poi concretizzatasi nel 2020 dell’inserimento di padre Italo Laracca tra i Giusti dell’Umanità, nella sezione del giardino virtuale, a cura di “Gariwo, la foresta dei Giusti”, l’associazione che si batte da anni per ricordare e celebrare le storie di vita di persone più o meno famose, capaci di incarnare con il loro esempio l’esaltazione dell’aiuto agli altri. Una storia da ripercorrere quella di “padre Curato”, senza lasciare che la polvere si posi su un esempio così straordinario, un invito per tutti quelli che vogliono partecipare alla vita cittadina.
In ricordo dell’amico ed ex consigliere oltre che grande studioso della storia locale
Dolore misto a gratitudine nell’Associazione “Padre Italo Laracca” per la scomparsa del socio ed ex consigliere Luigi Bartelli, scomparso a 92 anni lo scorso venerdì 10 febbraio. Solo poche parole per ricordare il valore umano e professionale del caro “Gigi”, salutato da una commossa e numerosa folla ai funerali di sabato 11 febbraio nella chiesa di San Martino.
Luigi Bartelli era stato prima una garanzia nell’arte della panificazione – trasmessa poi a figlie e generi e tuttora attiva ne “L’Antico Forno” di Corso della Repubblica 218 – e poi, appena possibile, aveva dato seguito alla sua grande passione per la storia e le tradizioni di Velletri e non solo. Ricercatore, autore, editore di libri e calendari – sempre insieme all’amico Bruno Pallotti – che fanno parte della biblioteca “minima” di ogni appassionato della storia cittadina. Ultima fatica la ristampa anastatica del calendario storico del 1974. Ancora più facile parlare del suo valore umano, rimasto vedovo giovanissimo della sua amata Deadia, aveva cresciuto le sue tre figlie Antonietta, Elisabetta e Luciana con un impegno ammirevole ed esemplare. Il tutto, appunto, portando avanti un’attività commerciale faticosa che ha cresciuto generazioni di veliterni, a cominciare dagli studenti di via Luigi Novelli, che “da Gigi” andavano a prendere la pizza “con il sale a brecciolino” per la merenda quotidiana.
Nell’associazione “Padre Italo Laracca” aveva fatto tanto, anche come consigliere, e poi con le sue proposte, alcune delle quali supportate per la pubblicazione, sempre molto interessanti. Per questo il dolore e la mancanza nel sodalizio fondato ormai più di 20 anni fa sono fortissimi, di certo si farà di tutto per non dimenticarne la memoria.
La foto, di qualche anno fa, ritrae Bruno Pallotti, padre Franco Moscone (in quel momento preposito generale dei Chierici Regolari di Somasca e oggi Arcivescovo di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo, Luigi Bartelli e il presidente onorario dell’associazione “Padre Italo Laracca” Giorgio Maggiore.
Con grande gioia la nostra Associazione saluta la nomina, da parte di Papa Francesco, di padre Franco Moscone – finora preposito generale dei Chierici Regolari di Somasca – ad Arcivescovo di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo. Un persona a noi cara eletta a guidare una comunità importante, un compito per il quale inviamo i più fervidi auguri a padre Moscone oltre a rallegrarci con lui.
Padre Franco è nato ad Alba, in provincia di Cuneo, il 10 dicembre 1957. Entrato dopo la maturità nel Seminario della Provincia Ligure-Piemontese dei Chierici Regolari di Somasca, ha svolto il probandato nella Casa di San Mauro Torinese, il noviziato a Somasca, l’anno di magistero nella Comunità del Colegio San Fermín di Caldas de Reis (Spagna) e il post-noviziato a Roma, nella Casa di Sant’Alessio all’Aventino. Ha compiuto gli studi teologici a Roma, presso l’Ateneo Sant’Anselmo, conseguendovi il Baccalaureato. Ha emesso la professione perpetua il 26 settembre 1982 ed è stato ordinato presbitero il 16 giugno 1984 ad Alba. Nel 1983 è stato animatore dei Seminaristi a San Mauro Torinese. Nel 1991 ha ottenuto la Laurea in Lettere presso l’Università degli Studi di Torino. Nel 1995 è stato inviato a Toruń, in Polonia, per avviare la fondazione in quella Nazione. Il 1° settembre 1995 è divenuto superiore della Casa di Toruń, confermato nel 1996 e nel 1999, nonché delegato provinciale della Polonia, carica confermata nel 1998. Nel 2000 è stato nominato superiore della Comunità del Collegio Emiliani di Genova-Nervi, confermato nel 2002. Nel 2002 è stato eletto vicario provinciale della Provincia Ligure-Piemontese. Nel 2005 è stato eletto vicario generale e primo consigliere. Nel 2008 è stato eletto preposito generale della Congregazione, rieletto nel 2011 e nel 2017.
Un percorso di fede e di apostolato ricco e vario, con alcune importanti visite anche nella nostra Velletri e la parrocchia di San Martino. Nella foto infatti ricordiamo un pranzo della nostra Associazione, era il 20 febbraio 2008 e come ogni anno ricordavamo la scomparsa del caro padre Italo Laracca (14 febbraio 1997), durante il quale i soci Luigi Bartelli e Bruno Pallotti, insieme al presidente Giorgio Maggiore, consegnarono a padre Moscone alcune pubblicazioni sulla storia della città da loro stessi realizzate.
Buon lavoro padre Moscone, da qui la sosterremo con la preghiera!
Martedì 6 marzo celebrato per la prima volta l’appuntamento divenuto ufficiale con una Legge approvato lo scorso dicembre
Protagonisti i lavori dell’Istituto Comprensivo Velletri Nord, in particolare dalla scuola primaria di Casale, e del Liceo Classico “Viale Salvo D’Acquisto” (ex Mancinelli-Falconi)
Appuntamento importante quello del 6 marzo 2018, è stata infatti celebrata per la prima volta in Italia la giornata dei “Giusti dell’Umanità”, istituita con Legge dello stato lo scorso dicembre. E Velletri era presente, sia con il suo miglior presente, ovvero le scuole, sia con il suo passato, vivo nel ricordo di una figura di grande importanza per la città come padre Italo Laracca.
Non potendo intervenire la Ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Valeria Fedeli, l’incontro è stato aperto, nella splendida Sala Regina di Montecitorio, da Milena Santerini, prima firmataria della Legge n.212/17 che istituisce appunto la Giornata in memoria dei Giusti dell’umanità. Successivi interventi sono stati affidati a Gabriele Nissim, Presidente Gariwo – la Foresta dei Giusti che ha aperto la sua relazione leggendo il messaggio ricevuto per l’occasione dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, e Anna Foa, Storica e membro del Comitato scientifico per l’istruzione del Giardino dei Giusti dell’umanità di Roma.
Si è parlato di memoria attiva, di esempio, di emulazione verso il bene e anche di didattica, cercando di raccontare il perché dell’istituzione di questa giornata e soprattutto i suoi risvolti sui giovani. Come d’altronde è già stato fatto con alcuni progetti pilota, a cominciare proprio da Velletri, o dalla scuola “Leonardo Da Vinci” di Fiumicino – Maccarese che ha al proprio interno un Giardino dei Giusti ormai da moltissimi anni.
Proprio Velletri, con i lavori della scuola primaria di Casale e del liceo classico “Viale Salvo D’Acquisto” è stata la prima testimonianza alla quale gli organizzatori hanno voluto dare voce durante l’evento. Sono salite quindi sul palco le insegnanti Antonietta Lucchetti per la scuola di Casale (Istituto Comprensivo “Velletri Nord”) e Laura Mascini per il liceo classico “Viale Salvo D’Acquisto” (ex “Mancinelli-Falconi”), che hanno presentato i lavori realizzati dai propri alunni come classe e poi insieme, in uno straordinario e bellissimo caso di didattica partecipata, nella quale i piccoli delle elementari hanno “fatto lezione” ai grandi dei liceo sulle figure dei Giusti che avevano studiato mentre i grandi hanno aiutato i piccoli a raccontare e sperimentare il concetto di Giusto con la drammatizzazione di una storia e la realizzazione di un fotoromanzo basato su una storia vera raccontata a Velletri.
La figura del Giusto studiata dagli alunni di Casale era quella di padre Italo Laracca, per tutti semplicemente “Padre Curato”, inserito nel progetto pilota “Camminando sulle strade dei Giusti” con l’obiettivo di accrescere tra i ragazzi una mentalità aperta al confronto, un’educazione al dialogo e al rispetto del diverso da sé. Ma ovviamente non si è dimenticato nemmeno Salvo D’Acquisto e il suo sacrificio, vista anche la presenza in città della scuola dei Carabinieri a lui intitolata. Durante lo scorso anno scolastico la scuola di Casale ha ospitato alcuni dei testimoni delle persecuzioni razziali che trovarono nella nostra città aiuto e rifugio come Enrico e Paola Modigliani, Leo Veneziani con Ester Di Segni, Amedeo Spizzichino. Ma ci sono stati incontri anche con alcuni rappresentanti dell’associazione “Padre Italo Laracca”, Giorgio Maggiore e Valentino Caporro nello specifico, che hanno testimoniato le azioni del sacerdote somasco che tanto si prodigò durante l’ultimo conflitto nei confronti della popolazione veliterna provata dai bombardamenti.
Una celebrazione, quella del 6 marzo, che davvero può rendere orgogliosa Velletri per il bellissimo lavoro fatto dalle scuole, il cui merito è da ascrivere assolutamente ai ragazzi e agli insegnanti che lo hanno reso possibile con tanto impegno personale, e perché proprio nella prima celebrazione ufficiale della Giornata dei Giusti dell’Umanità era presente la città ed è stato rievocato alla Camera dei Deputati l’esempio di padre Italo Laracca.
Dopo il restauro e la riapertura di due grandi opere come la Casa delle Culture e la zona archeologica delle Stimmate, si conclude un anno eccezionale per il patrimonio culturale veliterno con la realizzazione di un’opera dall’alto valore storico, artistico e religioso: la Porta Santa.
Realizzata in bronzo dallo scultore veliterno Giancarlo Soprano, l’opera posta all’ingresso principale della Cattedrale di San Clemente I sarà presentata ufficialmente MARTEDÌ 22 novembre alle ore 18 nella adiacente Sala Micara.
Prenderanno parte all’incontro l’avv. Renato Mammucari, che traccerà l’importanza storica della realizzazione, la dott.ssa Claudia Zaccagnini, che ne analizzerà il valore artistico, e infine S.E. Mons. Vincenzo Apicella, che si concentrerà ovviamente sulla valenza religiosa della Porta Santa.
La cittadinanza tutta è invitata, al fine di conoscere e apprezzare un’opera che rimarrà nella storia cittadina. L’Associazione “Padre Italo Laracca” è lieta di organizzare un evento così importante e spera in una folta partecipazione di pubblico.