L’Associazione “Padre Italo Laracca” è stata fondata nel 1998 e ne è stato il primo presidente. Nel pomeriggio di domenica 7 gennaio Santa Messa di tirigesimo nella chiesa di San Martino
Dopo tanti anni in prima linea, promotore di ogni iniziativa, pur rivestendo ormai la carica a livello “onorario”, per tutti gli appartenenti all’associazione “Padre Italo Laracca” il compianto Giorgio Maggiore era comunque e sempre il “presidente”. Se ne è andato in silenzio, dopo aver tanto dato alla città di Velletri come animatore della vita sociale, dalla stagione dei primi gruppi musicali ai veglioni, e poi con incarichi prestigiosi nel mondo sanitario e dell’assistenza agli anziani tramite l’Opera Pia “Berardi”. Quando ormai poteva godersi la pensione aveva fondato, insieme a un piccolo gruppo di amici d’infanzia, l’associazione “Padre Italo Laracca”. Era il 1998, un anno dopo la scomparsa dell’indimenticato e indimenticabile “Padre Curato”. In 25 anni dentro e fuori la parrocchia di San Martino il sodalizio ha dato prova di grande attività, sostenuto dagli oltre 130 soci che fin dall’inizio hanno sostenuto le iniziative culturali e benefiche realizzate seguendo l’esempio del grande sacerdote somasco. Tra queste vanno sicuramente ricordate le numerose pubblicazioni che, con grande fatica e grazie all’aiuto di tanti sostenitori – tra i singoli ricordiamo il cav. Marcello Pellegrini mentre a livello di organizzazioni come non citare la clinica “Madonna delle Grazie” fondata da Marcello Ilardi e la Banca Popolare del Lazio a lungo presieduta da Maurizio Mastrostefano – sono state date alle stampe in questi 25 anni di attività. Parliamo delle nuove edizioni del diario di padre Italo Laracca “Tra le rovine di Velletri” ma anche dei volumi su piazza Mazzini, i calendari storici, la Costituzione donata ai giovani del quinto anno delle scuole superiori della città, fino alla nuova edizione di “Velletri. Storia di una città ferrigna e piantagrane” di Marcello di Falco. Tra le iniziative, oltre agli incontri con tanti professionisti della salute e della cultura, va sicuramente ricordata l’idea di istituire un “Albo d’Oro della Città di Velletri”, che nelle tre edizioni svolte (2004 – 2006 – 2011) ha visto premiati decine di concittadini per meriti sportivi, professionali e culturali. Un impegno che non si era esaurito nemmeno durante i faticosi anni del Covid, quando è stato impossibile organizzare i consueti incontri dell’associazione, compresi i pranzi sociali resi speciali dalla particolare accoglienza riservata all’associazione da parte di Benito Morelli e della sua famiglia, con tante idee ancora da realizzare. La scomparsa di Giorgio Maggiore, che era da sempre parte attiva in ognuna di queste iniziative, segna un momento triste per l’associazione e per tutta la città, sebbene il dolore più grande sia ovviamente quello dei figli Floriana e Patrizio, e delle rispettive famiglie, ai quali vanno le condoglianze dell’associazione.
“Padre Curato” se ne andò, a 93 anni, il 14 febbraio 1997
Il mese di febbraio è da sempre, per l’associazione “Padre Italo Laracca” un momento di riflessione, confronto e bilanci. L’appuntamento, da quando è nato il sodalizio, è per il 14 febbraio – o la domenica più vicina a quella data – per ricordare la scomparsa del “padre Curato” che tutti a Velletri conoscono con una Santa Messa. In quel giorno, nel 1997, lo storico parroco di San Martino, dei Chierici Regolari Somaschi, salutò per l’ultima volta la città che lo aveva visto prima giovane sacerdote, poi angelo del bene durante e subito dopo la Seconda Guerra Mondiale, e infine longevo parroco e punto di riferimento per migliaia di cittadini, dalla campagna al centro, dalla politica di ogni colore all’associazionismo.
Il 2023 doveva essere l’anno del ritorno agli appuntamenti consueti per l’associazione, nata più di venti anni fa, dopo la sospensione dovuta alla pandemia. In realtà alcune vicissitudini hanno fatto sì che forse per la prima volta non si sia celebrata pubblicamente la ricorrenza della morte di padre Laracca, sebbene tutti gli amici e soci riuniti nel sodalizio (ma non solo quelli) avranno sicuramente trovato il modo di rivolgere un pensiero privato a “padre Curato”.
“In realtà l’associazione ha ancora diversi progetti da realizzare, – ci ha raccontato l’attuale presidente, il giornalista Fabio Ciarla – sia in campo digitale con alcune idee relative alle videointerviste inserite in un documentario già diffuso per il ventennale della scomparsa di padre Laracca, sia in campo editoriale con la possibilità di riportare in libreria un volume a noi molto caro, tuttavia gli impegni quotidiani e le difficoltà generali si fanno sentire. Voglio innanzitutto fare gli auguri di pronta guarigione al presidente onorario Giorgio Maggiore, alle prese con un “pit-stop” speriamo breve, e poi ringraziare tutti i consiglieri che con me si sono dati tanto da fare in questi anni. C’è bisogno di forze fresche, speriamo ne arrivino da quelle schiere di veliterni che con padre Italo sono cresciuti e si sono formati, la città ha bisogno di rivedere attivo quello spirito di ricostruzione e fraternità che l’ha resa grande nel passato”.
Negli oltre venti anni di attività l’associazione “Padre Italo Laracca” si è spesa per diverse iniziative, dagli incontri con professionisti della salute alla pubblicazione di libri originali o riedizioni di volumi storici, a cominciare ovviamente dal libro “Tra le rovine di Velletri” – il diario di padre Italo Laracca – fino ad arrivare all’ultimo impegno per riportare sugli scaffali “Velletri. Storia di una città ferrigna e piantagrane” del grande concittadino Marcello Di Falco. Il tutto mantenendo sempre attivo l’animo solidale appreso fin dall’infanzia in quel di San Martino, con aiuti diretti e indiretti a famiglie e associazioni impegnate a sostenere le persone in difficoltà. Un lavoro spesso sostenuto da altri amici di “padre Curato”, come avvenuto per il pregevole lavoro della scuola primaria di Casale, dell’Istituto Comprensivo Velletri Nord, realizzato in particolare grazie agli sforzi delle insegnanti Antonietta Lucchetti, Barbara Casentini, Bruna Casolari e Iolanda Rolli. Proprio da questa bellissima attività didattica ed educativa è partita, grazie alla dottoressa Lucchetti in particolare, la richiesta poi concretizzatasi nel 2020 dell’inserimento di padre Italo Laracca tra i Giusti dell’Umanità, nella sezione del giardino virtuale, a cura di “Gariwo, la foresta dei Giusti”, l’associazione che si batte da anni per ricordare e celebrare le storie di vita di persone più o meno famose, capaci di incarnare con il loro esempio l’esaltazione dell’aiuto agli altri. Una storia da ripercorrere quella di “padre Curato”, senza lasciare che la polvere si posi su un esempio così straordinario, un invito per tutti quelli che vogliono partecipare alla vita cittadina.
In ricordo dell’amico ed ex consigliere oltre che grande studioso della storia locale
Dolore misto a gratitudine nell’Associazione “Padre Italo Laracca” per la scomparsa del socio ed ex consigliere Luigi Bartelli, scomparso a 92 anni lo scorso venerdì 10 febbraio. Solo poche parole per ricordare il valore umano e professionale del caro “Gigi”, salutato da una commossa e numerosa folla ai funerali di sabato 11 febbraio nella chiesa di San Martino.
Luigi Bartelli era stato prima una garanzia nell’arte della panificazione – trasmessa poi a figlie e generi e tuttora attiva ne “L’Antico Forno” di Corso della Repubblica 218 – e poi, appena possibile, aveva dato seguito alla sua grande passione per la storia e le tradizioni di Velletri e non solo. Ricercatore, autore, editore di libri e calendari – sempre insieme all’amico Bruno Pallotti – che fanno parte della biblioteca “minima” di ogni appassionato della storia cittadina. Ultima fatica la ristampa anastatica del calendario storico del 1974. Ancora più facile parlare del suo valore umano, rimasto vedovo giovanissimo della sua amata Deadia, aveva cresciuto le sue tre figlie Antonietta, Elisabetta e Luciana con un impegno ammirevole ed esemplare. Il tutto, appunto, portando avanti un’attività commerciale faticosa che ha cresciuto generazioni di veliterni, a cominciare dagli studenti di via Luigi Novelli, che “da Gigi” andavano a prendere la pizza “con il sale a brecciolino” per la merenda quotidiana.
Nell’associazione “Padre Italo Laracca” aveva fatto tanto, anche come consigliere, e poi con le sue proposte, alcune delle quali supportate per la pubblicazione, sempre molto interessanti. Per questo il dolore e la mancanza nel sodalizio fondato ormai più di 20 anni fa sono fortissimi, di certo si farà di tutto per non dimenticarne la memoria.
La foto, di qualche anno fa, ritrae Bruno Pallotti, padre Franco Moscone (in quel momento preposito generale dei Chierici Regolari di Somasca e oggi Arcivescovo di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo, Luigi Bartelli e il presidente onorario dell’associazione “Padre Italo Laracca” Giorgio Maggiore.
Dopo il rinvio a causa della chiusura per la pandemia è arrivato il momento tanto atteso dall’Associazione che porta il suo nome e dalla stessa città di Velletri
Sono undici i nuovi “Giusti” inseriti nel Giardino virtuale istituito da “Gariwo, la foresta dei Giusti”, l’associazione che si batte da anni per ricordare e celebrare le storie di vita di persone più o meno famose, capaci di incarnare con il loro esempio l’esaltazione dell’aiuto agli altri. Tra questi nuovi iscritti per il 2020 c’è anche padre Italo Laracca, chierico regolare somasco, conosciuto a Velletri come “padre Curato” vista i tanti decenni che lo hanno visto in carica come parroco a San Martino. Cittadino onorario, medaglia di bronzo al valor militare, “angelo del bene” come descritto dai tanti che durante e dopo la seconda guerra mondiale hanno avuto modo di apprezzare le sue doti umane e religiose, padre Italo Laracca si guadagna così un posto di prim’ordine nel consesso dei “Giusti” di tutto il mondo.
La cerimonia ufficiale di inserimento si è tenuta lo scorso 7 ottobre a Milano, presso il Monte Stella che ospita anche il giardino “fisico” con gli alberi piantati a ricordo dei Giusti scelti ogni anno in funzione del tema di approfondimento selezionato da Gariwo. La cerimonia in realtà era stata prevista per marzo scorso, in concomitanza della Giornata dei Giusti dell’umanità che è diventata celebrazione ufficiale dell’Unione Europea, ma è stata posticipata a causa della pandemia.
Lo scorso 7 ottobre la cerimonia è stata aperta dai saluti e dai discorsi di Gabriele Nissim, presidente di Gariwo, di Lamberto Bertolè, presidente del Consiglio comunale di Milano e presidente del Comitato dei Garanti dell’Associazione Giardino dei Giusti di Milano (composta dal Comune di Milano, Gariwo e Ucei) e di Giorgio Mortara, vicepresidente Ucei. I Giusti onorati nell’occasione sono secondo Bertolè “figure che non solo hanno fatto del bene, salvando delle vite e mettendo a rischio sé stessi, ma sono diventate esempi di rettitudine, coraggio e umanità per tutti noi. Ricordarle e tenerne viva la memoria è un dovere”.
Eccoli dunque gli undici nuovi Giusti inseriti nell’estensione multimediale del Giardino fisico, consultabile al link https://it.gariwo.net/giardini/giardino-virtuale, oltre a padre Italo Laracca sono stati ricordati Francesco Quaianni, Emily Bayer, Carlo Bianchi, padre Andrey Sheptytskyy, la famiglia De Regibus, Leonilde Simonazzi, Reinhold Chrystman, Carlo Tagliabue, Nella Molinari e Luigi Cortile. Oltre a loro è stato ricordato anche Franco Basaglia, lo psichiatra che introdusse in Italia una nuova terapia per i disturbi mentali, fondata sul rispetto dei pazienti, e pose le basi della legge 180, detta poi “Legge Basaglia”, di riforma dell’assistenza psichiatrica con la chiusura dei manicomi. La cerimonia, per esigenze di sicurezza, ha previsto la sola consegna delle pergamene – ritirata per padre Laracca da Fabio Ciarla, presidente dell’Associazione che porta il suo nome – senza discorsi di ringraziamento.
“Per me è stato soprattutto un onore essere a Milano e ricevere la pergamena che testimonia, una volta di più, come padre Italo possa e debba sempre essere riconosciuto come esempio di Giustizia – ha commentato Fabio Ciarla -. Ho in qualche modo sentito però anche il peso di essere lì da solo, purtroppo le regole dell’emergenza sanitaria prevedevano un numero limitatissimo di presenze, a rappresentare in realtà decine di altre persone. Anzi a dire il vero forse rappresentavo una intera città e le generazioni che l’hanno abitata, perché credo che questo riconoscimento sia da interpretare anche come un fiore in memoria delle tante sofferenze di Velletri durante e dopo la guerra. Speriamo presto di poter festeggiare pubblicamente in città questo importante momento di ricordo – ha concluso Fabio Ciarla – ma soprattutto voglio ringraziare ancora chi ha generato l’idea di questo percorso, ovvero le insegnanti della scuola primaria di Casale, dell’Istituto Comprensivo Velletri Nord, in particolare Antonietta Lucchetti, Barbara Casentini, Bruna Casolari e Iolanda Rolli”.
L’ufficialità è arrivata lo scorso novembre, ora ci si prepara alle celebrazioni della Giornata dei Giusti 2020, solennità civile italiana, che si tiene il 6 marzo
Un impegno preso circa due anni fa, che finalmente arriva a conclusione. Il Comitato dei Garanti dell’Associazione per il Giardino dei Giusti di Milano – composta da Comune, Gariwo e UCEI – ha approvato le candidature pervenute all’Associazione per il Giardino virtuale del Monte Stella, lo spazio digitale ospitato sul sito di Gariwo che idealmente amplia le dimensioni del Giardino reale. Tra queste anche quella di Padre Italo Laracca, presentata dall’Associazione a lui intitolata su ispirazione dello splendido lavoro fatto nell’anno scolastico 2016-2017 dalla scuola primaria di Casale, dell’Istituto Comprensivo Velletri Nord, coordinato dall’insegnante Antonietta Lucchetti con la collaborazione delle colleghe Barbara Casentini, Bruna Casolari e Iolanda Rolli, intitolato “Camminando sulle strade dei Giusti”. Il progetto portato avanti dalle docenti con i loro alunni era incentrato sulla seconda guerra mondiale, e dedicato ai “Giusti”, quelle persone che si sono distinte nella loro vita per aver dimostrato con le loro gesta da che parte stava la giustizia. Spesso donando sé stessi, a volte solo prendendo posizione contro chi offendeva, frequentemente aiutando quelli che avevano bisogno. Due i personaggi principali dei lavori realizzati dai ragazzi della scuola, lo storico “Curato” di Velletri, padre Italo Laracca, e il carabiniere-eroe Salvo D’Acquisto, al quale è intitolata la struttura formativa dell’Arma presente a Velletri. Il lavoro è stato anche presentato alla Camera dei Deputati lo scorso 6 marzo 2019, durante le cerimonie per la “Giornata europea dei Giusti”, dalla professoressa Lucchetti insieme alla collega Mascini e una rappresentanza degli studenti che vi hanno preso parte. Inoltre lo scorso 4 giugno, proprio nel giardino della scuola primaria Casale, è stato piantumato un albero in ricordo di “Padre Curato”. L’albero è stato donato dagli alunni della scuola, ormai ex alunni, che avevano realizzato il progetto.
Cos’è GARIWO
L’intento di Gariwo è di accrescere e approfondire la conoscenza e l’interesse verso le figure e le storie dei Giusti, donne e uomini che si sono battuti e si battono in difesa della dignità. Opera dal 1999 ma nasce ufficialmente nel 2001 come Comitato foresta dei Giusti-Gariwo e nel 2009 diventa onlus. È presieduto da Gabriele Nissim. Nel 2003 è nato il Giardino dei Giusti di tutto il mondo al Monte Stella di Milano, che dal 2008 è gestito dall’Associazione per il Giardino dei Giusti, di cui Gariwo fa parte con il Comune e l’UCEI. Nel 2012, accogliendo l’appello di Gariwo, il Parlamento europeo ha istituito la Giornata europea dei Giusti – 6 marzo. Nel 2017 l’Italia è stato il primo Paese a riconoscerla come solennità civile, istituendo la Giornata dei Giusti dell’Umanità.
Il riconoscimento
Il Comitato dei Garanti dell’Associazione per il Giardino dei Giusti di Milano, ogni anno nomina alcuni Giusti in funzione del tema scelto, in questo caso “La responsabilità globale. La sfida dei Giusti per salvare il pianeta e l’Umanità”, ai quali verranno dedicati alberi veri e propri sul Monte Stella (nel 2020: Le donne di Rosenstrasse, Piero Martinetti, Wallace Broecker, Valerij Alekseevič Legasov, Yusra Mardini, Hevrin Khalaf). Oltre a questi però, ed è il caso di padre Italo Laracca, vengono anche riconosciute quelle figure meritorie di essere definite “Giusti” ma al di fuori del tema tracciato, che vengono quindi inserite nel giardino “virtuale”, ovvero l’archivio digitale del sito di Gariwo.
Sul sito Gariwo (https://it.gariwo.net/giusti/biografie-dei-giusti/padre-italo-laracca-21346.html) si legge di padre Italo Laracca: “Chierico regolare somasco, ha operato per il bene della popolazione di Velletri colpita duramente dall’avanzata bellica sul fronte laziale durante la Seconda guerra mondiale. Successivamente, ha realizzato, sempre a Velletri, l’orfanotrofio di San Martino ed è diventato figura di riferimento per tutti i bisognosi. Un soccorritore, ma anche una eminente figura del dialogo tra fede religiosa e politica”.
L’associazione “Padre Italo Laracca”, che si riunisce domenica 15 alle 10 nella Cattedrale di San Clemente per la Santa Messa, e le insegnanti del progetto coordinato da Antonietta Lucchetti, invitano dunque i veliterni che conservano la memoria del “Curato” per antonomasia a prepararsi per festeggiare nel migliore dei modi la “Giornata dei Giusti” il prossimo 6 marzo 2020. Nella memoria di un pezzo di storia locale, ma anche di un esempio che a questo punto valica i confini del semplice ricordo di chi lo ha conosciuto.
Come ogni anno l’associazione “P. Italo Laracca” si riunisce in preghiera al termine dell’anno, ricordando così tutti i soci defunti in questi 20 anni di attività. La mattinata sarà anche l’occasione per scambiarsi gli auguri per le feste natalizie alle porte e salutare il Vescovo di Velletri e Segni S.E. Mons. Vincenzo Apicella che celebrerà la Santa Messa nella Cattedrale di San Clemente alle ore 10 di domenica 9 dicembre.
Al termine dell’incontro soci e simpatizzanti si ritroveranno presso il Ristorante “Casale della Regina” per un pranzo conviviale, chiudendo così la programmazione degli appuntamenti del 2018, ventesimo anno dalla fondazione dell’Associazione.
Informazioni e prenotazioni:
Bruno Pallotti Acconciature (Piazza Mazzini) – Tel. 069636315
Maria Crespi Ciarla – Tel. 069625403
Giorgio Maggiore – (cellulare) 3387080872
Una perdita enorme per la famiglia, per la Banca Popolare del Lazio e per la città
L’improvvisa scomparsa di Renato Mastrostefano ha lasciato sbigottita la città di Velletri, anche per questo l’associazione “Padre Italo Laracca” vuole ricordare con commozione e tristezza il grande esempio lasciato da un personaggio di tale caratura. A cominciare da quella vicinanza, quella fraternità, che da sempre esprimeva una figura così importante e carismatica che, però, quando si incontrava con l’associazione era soprattutto “Renato”, senza titoli o onorificenze. Riconoscimenti che pure aveva e meritava, ma che nel ricordo di padre Italo Laracca e della Velletri di un tempo, diventavano secondari. Onorificenze che l’associazione aveva tentato di tributargli, prima con il riconoscimento di “socio onorario” e poi, poco più di un anno fa, con la consegna del “Munificence and solidarity for Social Events”. Il 7 aprile 2016 infatti l’associazione aveva convocato cittadini e istituzioni nella Sala Tersicore del Palazzo Comunale, per la consegna di un attestato di benemerenza verso una delle figure più importanti che la comunità ha potuto vantare fino a pochi giorni fa, protagonista negli anni di una costante e amplissima attenzione verso il sociale e la cultura, con un sostegno sempre fattivo, anche nei momenti di difficoltà generale. Quel giorno Renato Mastrostefano ricevette alcuni degli onori che meritava e che merita ancor più oggi, per una condotta di vita umana e professionale senza eguali. Inutile qui enumerare i meriti che andrebbero attribuiti al papà e al manager, non basterebbero le pagine di un giornale per enumerare le iniziative o le realtà associative che hanno beneficiato della sua benevolenza, del suo amore per la città, e per le quali ora arriva il momento di dimostrare di aver recepito anche il perché di quel sostegno. Di certo la cultura e il sociale di Velletri da oggi saranno in parte orfani di un padre tanto rispettoso quanto generoso. L’associazione, presente con tutto il Consiglio Direttivo alle esequie di domenica 24 aprile, cercherà anche in futuro di fare tesoro dell’amore per la città di Velletri che il prof. Mastrostefano, per noi “l’amico Renato”, ha messo nella sua esperienza terrena di padre e di presidente della Banca Popolare del Lazio.
Grazie Renato!
Al termine dell’incontro soci e simpatizzanti si ritroveranno presso il vicino Ristorante LA FORBICE per una pizza insieme, chiudendo la programmazione degli appuntamenti per la pausa estiva e dare così appuntamento al prossimo autunno per altri incontri.
Informazioni e prenotazioni:
Bruno Pallotti Acconciature (Piazza Mazzini) – Tel. 069636315
Maria Crespi Ciarla – Tel. 069625403
Giorgio Maggiore – (cellulare) 3387080872
Venerdì 26 maggio la scuola primaria di Casale, dell’Istituto Comprensivo Velletri Nord, ha presentato il risultato finale di un lavoro durato un anno e dedicato ai “Giusti”, quelle persone che si sono distinte nella loro vita per aver dimostrato con le loro gesta da che parte stava la giustizia. Spesso donando sé stessi, a volte solo prendendo posizione contro chi offendeva, frequentemente aiutando quelli che avevano bisogno. In particolare l’attenzione delle insegnanti della VA Barbara Casentini e Bruna Casolari, con l’aiuto della collega Iolanda Rolli e il coordinamento di Antonietta Lucchetti, referente per il progetto, si è concentrata sulla seconda guerra mondiale. Due i personaggi principali dei lavori realizzati dai ragazzi della scuola, lo storico “Curato” di Velletri padre Italo Laracca e il carabiniere-eroe Salvo D’Acquisto al quale è intitolata la struttura formativa dell’Arma presente a Velletri.
L’appuntamento del 26 maggio, presenti anche i genitori e una rappresentanza dell’Associazione “Padre Italo Laracca”, è servito per raccontare all’esterno quanto studiato, approfondito e conosciuto durante i mesi di preparazione. Due presentazioni video, con interventi audio e molti disegni, ma anche incontri e letture che hanno di calore il cuore dei presenti e di quanti hanno memoria dei drammi vissuti dai nonni o genitori.
Infine la classe ha voluto donare due quadri realizzati durante i lavori di studio e raffiguranti padre Italo ai rappresentanti dell’associazione, che hanno ovviamente gradito molto.
“Per noi il regalo più grande – ha detto il presidente Fabio Ciarla – è sapere che le nuove generazioni hanno letto il diario di padre Italo e ne hanno conosciuto la figura, il carisma, così come l’amore che ha profuso per Velletri e i veliterni. Sia durante sia dopo la guerra, fino all’ultimo dei suoi giorni. Crediamo possa essere davvero considerato un Giusto, e speriamo che padre Italo così come Salvo D’Acquisto e gli altri Giusti che questi ragazzi incontreranno sul loro cammino, siano di esempio vero e concreto. In questo modo avremo davvero realizzato qualcosa di grande e per questo ringraziamo sicuramente le insegnanti e tutto l’Istituto per il pregevole lavoro fatto”.
Al termine dell’incontro, oltre alle insegnanti, è intervenuto anche Guido Granese, presidente del Consiglio di Istituto, al quale l’Associazione “Padre Italo Laracca” ha donato il libro “Tra le rovine di Velletri”.
Incontro pubblico giovedì 9 febbraio in Sala Tersicore nel Palazzo Comunale e Santa Messa a San Martino domenica 12
L’Associazione “Padre Italo Laracca” (www.associazionelaracca.it) ha organizzato un doppio appuntamento per ricordare i venti anni della scomparsa di “Padre Curato”, avvenuta il 14 febbraio del 1997.
Innanzitutto si terrà un incontro pubblico giovedì 9 febbraio, a partire dalle ore 17, nella Sala Tersicore del Palazzo Comunale. Sarà un momento di ricordo condiviso che vedrà protagoniste delle inediti immagini video, corredate da interviste originali, che guideranno i presenti alla scoperta dell’uomo, del sacerdote e del benefattore. Un approfondimento dovuto, che mira a diventare – una volta reso definitivo – un tassello fondamentale della memoria collettiva veliterna. All’incontro interverrà il Vescovo della Diocesi di Velletri-Segni S.E. Mons. Vincenzo Apicella e, con i propri ricordi personali e alcune riflessioni, l’avvocato Renato Mammucari e la giovane professoressa Barbara Martella. Figure diverse e di generazioni lontane queste ultime, entrambe però affascinate dalla figura carismatica di “Padre Curato”. L’Associazione spera in una partecipazione numerosa della cittadinanza, chiamata a ricordare e onorare la memoria di un personaggio illustre, cittadino onorario di Velletri, medaglia di bronzo al valor militare oltre ad essere stato insignito della Croce pro Ecclesia et Pontifice e, dal Presidente della Repubblica Giovanni Leone, dei titoli di Commendatore e Grande Ufficiale della Repubblica.
La parte più intima e strettamente religiosa delle commemorazioni si terrà invece a San Martino, la parrocchia dove Padre Italo Laracca visse quasi totalmente la sua esperienza umana e sacerdotale, in buona parte insieme al fratello Luigi scomparso prematuramente negli anni Settanta. Proprio nella chiesa dei Padri Somaschi l’Associazione “Padre Italo Laracca” si riunirà domenica 12 febbraio per assistere alla Santa Messa officiata dal Vescovo Apicella, in occasione della festa di San Girolamo Emiliani ispiratore dell’opera della Congregazione Somasca. Come ogni anno l’appuntamento sarà anche il momento, del rinnovo del Tesseramento dell’Associazione e del successivo pranzo sociale, che si terrà nel ristorante “Casale della Regina”.