Dopo il rinvio a causa della chiusura per la pandemia è arrivato il momento tanto atteso dall’Associazione che porta il suo nome e dalla stessa città di Velletri
Sono undici i nuovi “Giusti” inseriti nel Giardino virtuale istituito da “Gariwo, la foresta dei Giusti”, l’associazione che si batte da anni per ricordare e celebrare le storie di vita di persone più o meno famose, capaci di incarnare con il loro esempio l’esaltazione dell’aiuto agli altri. Tra questi nuovi iscritti per il 2020 c’è anche padre Italo Laracca, chierico regolare somasco, conosciuto a Velletri come “padre Curato” vista i tanti decenni che lo hanno visto in carica come parroco a San Martino. Cittadino onorario, medaglia di bronzo al valor militare, “angelo del bene” come descritto dai tanti che durante e dopo la seconda guerra mondiale hanno avuto modo di apprezzare le sue doti umane e religiose, padre Italo Laracca si guadagna così un posto di prim’ordine nel consesso dei “Giusti” di tutto il mondo.
La cerimonia ufficiale di inserimento si è tenuta lo scorso 7 ottobre a Milano, presso il Monte Stella che ospita anche il giardino “fisico” con gli alberi piantati a ricordo dei Giusti scelti ogni anno in funzione del tema di approfondimento selezionato da Gariwo. La cerimonia in realtà era stata prevista per marzo scorso, in concomitanza della Giornata dei Giusti dell’umanità che è diventata celebrazione ufficiale dell’Unione Europea, ma è stata posticipata a causa della pandemia.
Lo scorso 7 ottobre la cerimonia è stata aperta dai saluti e dai discorsi di Gabriele Nissim, presidente di Gariwo, di Lamberto Bertolè, presidente del Consiglio comunale di Milano e presidente del Comitato dei Garanti dell’Associazione Giardino dei Giusti di Milano (composta dal Comune di Milano, Gariwo e Ucei) e di Giorgio Mortara, vicepresidente Ucei. I Giusti onorati nell’occasione sono secondo Bertolè “figure che non solo hanno fatto del bene, salvando delle vite e mettendo a rischio sé stessi, ma sono diventate esempi di rettitudine, coraggio e umanità per tutti noi. Ricordarle e tenerne viva la memoria è un dovere”.
Eccoli dunque gli undici nuovi Giusti inseriti nell’estensione multimediale del Giardino fisico, consultabile al link https://it.gariwo.net/giardini/giardino-virtuale, oltre a padre Italo Laracca sono stati ricordati Francesco Quaianni, Emily Bayer, Carlo Bianchi, padre Andrey Sheptytskyy, la famiglia De Regibus, Leonilde Simonazzi, Reinhold Chrystman, Carlo Tagliabue, Nella Molinari e Luigi Cortile. Oltre a loro è stato ricordato anche Franco Basaglia, lo psichiatra che introdusse in Italia una nuova terapia per i disturbi mentali, fondata sul rispetto dei pazienti, e pose le basi della legge 180, detta poi “Legge Basaglia”, di riforma dell’assistenza psichiatrica con la chiusura dei manicomi. La cerimonia, per esigenze di sicurezza, ha previsto la sola consegna delle pergamene – ritirata per padre Laracca da Fabio Ciarla, presidente dell’Associazione che porta il suo nome – senza discorsi di ringraziamento.
“Per me è stato soprattutto un onore essere a Milano e ricevere la pergamena che testimonia, una volta di più, come padre Italo possa e debba sempre essere riconosciuto come esempio di Giustizia – ha commentato Fabio Ciarla -. Ho in qualche modo sentito però anche il peso di essere lì da solo, purtroppo le regole dell’emergenza sanitaria prevedevano un numero limitatissimo di presenze, a rappresentare in realtà decine di altre persone. Anzi a dire il vero forse rappresentavo una intera città e le generazioni che l’hanno abitata, perché credo che questo riconoscimento sia da interpretare anche come un fiore in memoria delle tante sofferenze di Velletri durante e dopo la guerra. Speriamo presto di poter festeggiare pubblicamente in città questo importante momento di ricordo – ha concluso Fabio Ciarla – ma soprattutto voglio ringraziare ancora chi ha generato l’idea di questo percorso, ovvero le insegnanti della scuola primaria di Casale, dell’Istituto Comprensivo Velletri Nord, in particolare Antonietta Lucchetti, Barbara Casentini, Bruna Casolari e Iolanda Rolli”.
Martedì 6 marzo celebrato per la prima volta l’appuntamento divenuto ufficiale con una Legge approvato lo scorso dicembre
Protagonisti i lavori dell’Istituto Comprensivo Velletri Nord, in particolare dalla scuola primaria di Casale, e del Liceo Classico “Viale Salvo D’Acquisto” (ex Mancinelli-Falconi)
Appuntamento importante quello del 6 marzo 2018, è stata infatti celebrata per la prima volta in Italia la giornata dei “Giusti dell’Umanità”, istituita con Legge dello stato lo scorso dicembre. E Velletri era presente, sia con il suo miglior presente, ovvero le scuole, sia con il suo passato, vivo nel ricordo di una figura di grande importanza per la città come padre Italo Laracca.
Non potendo intervenire la Ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Valeria Fedeli, l’incontro è stato aperto, nella splendida Sala Regina di Montecitorio, da Milena Santerini, prima firmataria della Legge n.212/17 che istituisce appunto la Giornata in memoria dei Giusti dell’umanità. Successivi interventi sono stati affidati a Gabriele Nissim, Presidente Gariwo – la Foresta dei Giusti che ha aperto la sua relazione leggendo il messaggio ricevuto per l’occasione dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, e Anna Foa, Storica e membro del Comitato scientifico per l’istruzione del Giardino dei Giusti dell’umanità di Roma.
Si è parlato di memoria attiva, di esempio, di emulazione verso il bene e anche di didattica, cercando di raccontare il perché dell’istituzione di questa giornata e soprattutto i suoi risvolti sui giovani. Come d’altronde è già stato fatto con alcuni progetti pilota, a cominciare proprio da Velletri, o dalla scuola “Leonardo Da Vinci” di Fiumicino – Maccarese che ha al proprio interno un Giardino dei Giusti ormai da moltissimi anni.
Proprio Velletri, con i lavori della scuola primaria di Casale e del liceo classico “Viale Salvo D’Acquisto” è stata la prima testimonianza alla quale gli organizzatori hanno voluto dare voce durante l’evento. Sono salite quindi sul palco le insegnanti Antonietta Lucchetti per la scuola di Casale (Istituto Comprensivo “Velletri Nord”) e Laura Mascini per il liceo classico “Viale Salvo D’Acquisto” (ex “Mancinelli-Falconi”), che hanno presentato i lavori realizzati dai propri alunni come classe e poi insieme, in uno straordinario e bellissimo caso di didattica partecipata, nella quale i piccoli delle elementari hanno “fatto lezione” ai grandi dei liceo sulle figure dei Giusti che avevano studiato mentre i grandi hanno aiutato i piccoli a raccontare e sperimentare il concetto di Giusto con la drammatizzazione di una storia e la realizzazione di un fotoromanzo basato su una storia vera raccontata a Velletri.
La figura del Giusto studiata dagli alunni di Casale era quella di padre Italo Laracca, per tutti semplicemente “Padre Curato”, inserito nel progetto pilota “Camminando sulle strade dei Giusti” con l’obiettivo di accrescere tra i ragazzi una mentalità aperta al confronto, un’educazione al dialogo e al rispetto del diverso da sé. Ma ovviamente non si è dimenticato nemmeno Salvo D’Acquisto e il suo sacrificio, vista anche la presenza in città della scuola dei Carabinieri a lui intitolata. Durante lo scorso anno scolastico la scuola di Casale ha ospitato alcuni dei testimoni delle persecuzioni razziali che trovarono nella nostra città aiuto e rifugio come Enrico e Paola Modigliani, Leo Veneziani con Ester Di Segni, Amedeo Spizzichino. Ma ci sono stati incontri anche con alcuni rappresentanti dell’associazione “Padre Italo Laracca”, Giorgio Maggiore e Valentino Caporro nello specifico, che hanno testimoniato le azioni del sacerdote somasco che tanto si prodigò durante l’ultimo conflitto nei confronti della popolazione veliterna provata dai bombardamenti.
Una celebrazione, quella del 6 marzo, che davvero può rendere orgogliosa Velletri per il bellissimo lavoro fatto dalle scuole, il cui merito è da ascrivere assolutamente ai ragazzi e agli insegnanti che lo hanno reso possibile con tanto impegno personale, e perché proprio nella prima celebrazione ufficiale della Giornata dei Giusti dell’Umanità era presente la città ed è stato rievocato alla Camera dei Deputati l’esempio di padre Italo Laracca.